Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

giovedì 8 dicembre 2022

«Oggi i poeti non si interrogano più. Sono cortigiani e servi compiacenti. Declamano versi o per piacere al re o, più stupidamente, per autocelebrarsi. A onor del vero, per non fare di tutta l’erba un fascio, conosco qualcuno che si salva, ma faccio mio il suo riserbo e non lo menziono».

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