«Gli intellettuali più recalcitranti, quei pochi che sono sopravvissuti alle correnti di pensiero unico, ci dicono di storie che, nell’onorare la verità, verranno restituite all’improbabilità. Storie che, vista la tragicità degli eventi narrati, non si possono e non si vogliono accettare. Storie di confine fra la vita e la morte. Storie di chi è consapevole che in vita assisterà, suo malgrado, al declino di tante vite ingannate».
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