Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

domenica 15 marzo 2015

«Lo Strudel di mele più buono d'Europa, almeno così dice il mio commercialista... che evidentemente viaggia in lungo e in largo per l'Europa...


... E non è un rotolo, come alcuni lo intendono e così lo fanno,
ma un fagotto allungato che al taglio mostra la pasta solo all'esterno.
Pasta croccante e friabile!
Sistemate sul tagliere la farina (gr. 250), il burro tagliato a dadini (gr. 125), lo zucchero (un cucchiaio da minestra) e un pizzico di sale. Impastate il tutto con il latte e lavoratelo quanto basta per rendere l’impasto elastico ed omogeneo. Fate una pagnotta e infarinatela; poi avvolgetela con un tovagliolo di tela e lasciatela riposare per circa mezz’ora. Lavate le mele (5-6 di pezzatura media) che devono essere non troppo mature. Sbucciatele e tagliatele a tocchetti, non troppo fini. Mettetele in un contenitore e unitele assieme al pangrattato, all’uvetta sultanina ammollata in acqua tiepida, ai pinoli e alla cannella sbriciolata. Riprendete in mano l’impasto e stendetelo sul tagliere con il matterello. La sfoglia vi deve risultare sottile, ma non troppo, e di forma più o meno rettangolare. Infarinatela affinché non si appiccichi al piano di lavoro. Stendete con un cucchiaio un velo di marmellata di prugne; poi prendete il composto di mele e disponetelo al centro per tutta la lunghezza della sfoglia. Sovrapponete i quattro lembi della sfoglia di risulta fino ad incollarli. Lo strudel vi deve risultare compatto e senza lacerazioni dell’involucro esterno. Infornatelo a 200 gradi, per circa un’ora. A cottura ultimata, lasciatelo raffreddare; poi spolverizzatelo abbondantemente con zucchero a velo vanigliato. Lo strudel, solo il giorno dopo, lo potrete apprezzare in tutte le sue prelibate qualità organolettiche».




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