Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

domenica 22 marzo 2015

«L’ho portato a casa dentro ad una scatola. Era un cucciolo. Lui tremava ed io di più! Poi siamo entrati in confidenza e la nostra esistenza si è unita in un doppio filo di coscienza. Parlo del mio volpino bianco».

Nessun commento:

Posta un commento