Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

giovedì 8 aprile 2021

«Ma questi non se ne rendono conto che affamando il popolo, anch’essi, presto o tardi, finiranno nella medesima fossa comune? Che il loro bulimico egoismo verrà sopraffatto dalle vacche magre della carestia? Che non vi saranno incolumi, giacché l’occhio del ciclone scalzerà via ogni crosta posticcia? Che la loro stupidità esotica li porterà ad essere pinguini in una foresta tropicale? Quanto è vero Iddio, tuttavia m’auspico che l’ultimo dei nascondigli salvi, dal disgelo delle nevi, il fischio della marmotta». 

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