Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

giovedì 17 novembre 2022

«La prima volta, non possiamo dire che sia stata proprio l’unica prima volta. Ricordo che fummo come investiti da una ruota panoramica di sensazioni che già conoscevamo, tanto da sembraci fin troppo familiari. Eppure, ci si frequentava da poco, perciò non potevamo dire di conoscerci del tutto, anche se potevamo però affermare di sentirci non poi del tutto estranei l’uno all’altra. Fu allora che la nostra attrazione, nel portarci da un tempo remoto ad una nuova ragione, ci fu fatale! E noi, se non parteggiammo per lei, d’altro canto non cercammo neanche minimamente di ostacolarla con giustificazioni che non avrebbero ripagato il nostro tempo perduto».

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