Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

venerdì 19 aprile 2024

«Dire, fare, baciare, lettera e testamento.  La più dura, delle cinque penitenze che mi riservava il gioco, sicuramente era baciare un’adolescente della mia età senza prima arrossire di vergogna. Altri tempi! La poesia, allora, poteva valere tanto quanto i gesti; le stesse attenzioni verso una ragazza potevano consumarsi prima nei sogni e poi solo molto tempo dopo, eventualmente, anche sotto le lenzuola».

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