Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

domenica 1 maggio 2022

 «Un popolo che non sa più raccontare del proprio lavoro è un popolo che non ha più un lavoro... un popolo che non ha più aspettative, un popolo senza futuro; un popolo così vive in uno stato basico, uno stato di necessità... è, questo mio popolo, volente o nolente, un popolo asservito ai proclami dei protocolli... un popolo schiavo della sua stessa ombra».



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