Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

sabato 26 dicembre 2020

«Epifania di un silenzio immoto, gratuita passa di bocca in bocca. La parola interpreta i miei sentimenti e si fa suono sulle corde vocali. Per quanto mi ferisce, non sempre chiara mi riferisce. Ma ho solo Lei. Chi sarei senza di Lei... un uomo qualunque senza dignità di patria!».

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