Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

martedì 22 dicembre 2020

«Si giocava a stare chi dalla parte dei buoni e chi dalla parte dei cattivi. Ci si chiamava buoni e cattivi. I buoni erano anche deboli e i cattivi erano anche ignoranti. Non vi sto a dire chi vinceva. È abbastanza scontato, credo! Finito il gioco, chi era buono e chi cattivo, la vita, presto o tardi, ce l’avrebbe esibito e senza troppi infingimenti».

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