Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

lunedì 14 dicembre 2020

«Prepariamoci al meteorite! L’ultimo colpo di coda non sarà di certo della cometa. Giacché la rabbia di chi s’avvedrà di non aver vinto salirà alle stelle! Ma a chi spetterà l’ingrato compito di contare i morti caduti in campo? E soprattutto, chi aveva già compreso tutto, quale rammarico avrà nel non aver potuto fare di più?».

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