Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

martedì 4 maggio 2021

«Senza dare tanto preavviso, perché chiamati in campo dall’astrale, agli angeli capita di doversi allontanare dal corpo fisico in sciami. E accade veramente! Chi ne è consapevole sa di essere investito da un’improvvisa sensazione di freddo che sale dai piedi alle mani. È una percezione forte che sovverte; da riconoscere e gestire con la massima attenzione per non farsi prendere dal vortice della paura. Colui che, incuriosito, volesse minimamente cogliere ciò che avviene, guarderebbe il bambino che, con il rocchetto di filo, controlla in cielo la rotta del suo aquilone».

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