Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

giovedì 27 maggio 2021

«Non essendone capaci, potrebbero però imparare a scrivere. E qui la scuola potrebbe insegnarglielo, polverizzando lo scritto, dell’autore preso in esame, nella sua grammatica e nel suo stile precipuo. Il risultato sarebbe pari ad un’omologazione, una sterile serialità priva di personalità autorale. Tutti, bene o male, saprebbero scrivere, ma pochissimi saprebbero dire l’indicibile senza il pericolo di essere censurati. Tuttavia è già stato detto che, alla lettura, quand’anche ascoltasse il passaggio del tam tam, chi comprende perché sa, tace».

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