Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

venerdì 14 maggio 2021

«Ti sei fatta legare al palo. Ti sei fatta mettere il bavaglio. Ma non dipendeva da te! Chi ti doveva difendere dov’era? E dire che eri la più avvenente. Ed ora sei prigioniera, una tra le tante. Sostantivo femminile di un desiderio invertebrato. Mia amata Libertà è al servizio del tuo indicibile, che io dispongo, qui e adesso, l’urlo delle mie corde vocali».

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