Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

mercoledì 22 settembre 2021

«Amici di sempre dove siete finiti? Un tempo vi facevate sentire anche solo per dirmi una sciocchezza che diventava un pretesto per scambiare assieme quattro chiacchiere. Vi ascoltavo mentre mi raccontavate che Mario si era diviso dalla moglie; che Gioia aveva cornificato il marito che tuttavia continuava a sentirsi ancora il maschio incontrastato del focolare domestico. Diciamolo, erano storiacce che vi riportavate per sentirvi orgogliosamente invincibili, perché a voi non sarebbero mai potute accadere. Ma oggi che sono solo, e forse poi non più di ieri, vi chiedo: come potete non accorgervi che i vostri padroni di partito, di sindacato e di credo religioso e chi più ne ha più ne metta, nell’imbiancarvi fuori vi hanno infinocchiato dentro?».

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