Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

domenica 19 settembre 2021

«Ma di quante stagioni si compongono i vostri armadi? Mi par quasi di vedervi. Siete in autunno e siete già a riesumare gli abiti di tre primavere fa: quando c’era ancora una parvenza di libertà, di stato di diritto e di rispetto della nostra bella costituzione. Lo so che farete carte false per salire sul carro dei vincitori; che cambierete giubba all’ultimo minuto; che spintonerete i semplici e direte che non avete mai e poi mai discriminato chicchessia. Tutte cose già viste e vissute dai nostri compianti padri! Sarete tutti onesti galantuomini e nobildonne pronti ad ostentare e a sventolare il vostro essere fronte della resistenza. Sappiate però che, a tempo debito, ci sarà chi saprà riconoscere il vile dal valoroso».

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