Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

mercoledì 17 novembre 2021

«Tarlo dello scrittore!? Ma non posso far altro che analizzare e registrare il linguaggio ecumenico adottato dai capi popolo in una liturgia ricca di voci che, recitate sui social e in piazza, rimandano all’apocalisse e all’evangelo. Questi cercano di emulare i presbiteri quando dal loro pulpito, nell’omelia domenicale, richiamano i pellegrini, accorsi da tutte le parti del paese, alla pace. Ma costoro votati da Dio, e da quale Dio non si sa, non sanno forse che è anche detto: Luca (11, 9-10); Matteo (7, 7-11): Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto?».


Nessun commento:

Posta un commento