Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

sabato 6 novembre 2021

«Ieri ho ricordato ad una cara amica, talentuosa scrittrice dallo scrivere fluido, che non si può appendere al chiodo un dono; che il dono non risponde al tempo, ma al momento; che il dono mette costantemente i suoi toccati dinanzi allo specchio a rinnovare l’antica promessa di fede. Le ho ricordato soprattutto che il dono è permaloso come quel gatto che sa di essere un giorno abbandonato nel cuore della notte».

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