Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

martedì 27 febbraio 2024

«Tu oggi sei là dove io non sarei mai potuto arrivare, perché dagli altri, anche se ben conosciuto, non sono amato. Io che non ho mai accettato quel sottile compromesso che lega la parola al soldo, il pensiero corrotto alle faccende di potere. Ora sì! Ti guardo come tu fossi una statua di bronzo, a memoria dei principi che la storia ti ha voluto decretare e che i piccioni in volo, con carichi pendenti, ti hanno voluto dispensare».

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