Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

venerdì 13 febbraio 2015

 «Ero bambino e in quel giardino fui come rapito e consegnato altrove, a quell'odore familiare e quasi speciale. Qualcosa mi avrebbe fatto vedere altro di me. Un presente perduto e ritrovato. Avevo fatto esperienza del mio primo déjà vu».



Nessun commento:

Posta un commento