Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

venerdì 20 febbraio 2015

«Qualche giorno fa mi arriva, come spesso mi succede, una parola sconosciuta e questa parola si chiama tubinare. Inizio le mie ricerche e scopro che i tubinares sono un ordine di uccelli, detti anche uccelli della tempesta.
Tubinare sarebbe, a mio avviso, il respirare anche se in mezzo alla tempesta. Più estesamente, la vita di oggi non può essere se non nel tubinare continuo di tempeste emozionali... Nel tubinare di Marco vide la tensione alla vita».



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