Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

venerdì 12 marzo 2021

«Dello scrivere apprezzo particolarmente la capacità di dare all’aspetto contemplativo una tenuta interrogativa. L’indiscrezione quando diventa educata presenza. Il ragionamento inatteso in grazia di una parola, sbucata da chissà dove, alla quale corrono in aiuto i suoi sinonimi, orizzonti paralleli dai significati non del tutto simili».

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